Venerdì 12 Dicembre 2025


Buon Natale!
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ECCOCI !

Due avvenimenti già si sostengono e si completano a vicenda: il BENABE e il ZOKWEZO. Ora entrambi si rafforzano e s'incoraggiano con il CONCORSO LETTERARIO … per attutire i toni di PAURA, SOFFERENZA e MORTE, che da tanto tempo la guerra porta con sé.

Nel 2007 un Cappuccino genovese, padre Umberto Vallarino, ha messo sul WEB il sito “BENABE”, che nella lingua sango del Centrafrica significa “cuore a cuore”. Detto sito ha preso il nome dal giornalino, che in ogni numero, sempre puntuale e conciso, conteneva l'approfondimento teologico di RITA Muscardin, autrice del presente Concorso Letterario.

Ora a sostegno del BENABE é venuto il “ZOKWEZO”, il cui significato in lingua sango significa “TUTTI EGUALI” - Bianchi e Neri: da “ZO” (persona/Uomo) e “KWE” (Tutti). E' stato BARTHELEMY BOGANDA a conquistare con tale slogan l'Indipendenza della nazione centrafricana, di cui è divenuto primo Presidente. Fino a quel momento, la colonia francese si chiamava “OUBANGUI CHARI “ e faceva parte dell'Africa Equatoriale Francese, assieme al CIADGABON e CONGO BRAZZAVILLE.

Con l'annuncio del CONCORSO LETTERARIO gli slogan di BENABE e di ZOKWEZO avranno uno splendido sviluppo!

Blog del Koko
LAUDATO SI´, O MIO SIGNORE!
Il BLOG di "BENABE" è aperto a tutti, per aiutare reciprocamente a tendere a quel SOLO che da sempre ci aspetta per "perderci" in Lui.
LE MIE RIFLESSIONI
Il dono ... suggello d'amore
"L´amore è la più potente forza del mondo: scatena, attorno a chi lo vive, la pacifica rivoluzione cristiana" CL
Le parole del Papa
NEW INCONTRO CON I VESCOVI ITALIANI ALLA CONCLUSIONE DELLA 81ª ASSEMBLEA GENERALE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA [17-20 novembre 2025]
Basilica di Santa Maria degli Angeli di Assisi - Giovedì, 20 novembre 2025

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Piazza San Pietro Solennità di Tutti i Santi - Sabato, 1° novembre 2025
Letture e meditazioni
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MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO PER LA 58ª GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA PER LE VOCAZIONI
San Giuseppe: il sogno della vocazione
Cronaca Bianca
Manda un cuore
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Attratti dalla bellezza: l´Immacolata
Atto di affidamento alla Beata Vergine Maria di Fatima

Quando Dio interviene
Vangelo vissuto
Questa rubrica è stata aperta per dare spazio a fatti positivi, raccolti qua e là in tutto il mondo. Sta al lettore lasciarsi interpellare e capire che non esiste "caso" vero che non mostri l´intervento di Dio.
A tutto campo
Aneddoti di vita
pps

Allegati

IL CERCHIO DELLA GIOIA
L'esperienza di un sacerdote che ha dato la vita per Cristo, ricalcando l'invito del Papa ai giovani a diventare missionari e portare l'amore e la fede nel mondo

Ospedale da campo
Malnutrizione causa disabilità per un bambino su 5
A tu per tu
Vivere il Rosario
"Da Missioni OMI. Rivista mensile di attualità missionaria - www.missioniomi.it"

Missione, con lo stile di Maria
Pensieri del Gufo
Testimoni del nostro tempo
P. Jonathan Cotton OSB

Ho conosciuto Chiara
Bonaventura Marinelli Ofm capp.
I Cappuccini
Vita del convento di Savona Quiliano
PRESEPE ARTISTICO

Allegati

Padre Casimiro Bonetti
Fu il cappuccino ad accogliere la consacrazione a Dio di Chiara Lubich, il 7 dicembre 1943. La presidente Maria Voce: "La Provvidenza lo ha legato agli albori del Movimento"
Africa di ieri e di oggi
Padre Cipriano Vigo: 61 anni di missione in Centrafrica!
A 50 anni dalla fondazione di Ngaoundaye - Rep. Centrafricana

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Messaggio Cristiano
UDIENZA GIUBILARE, Piazza San Pietro, 6 Dicembre 2025

CATECHESI DEL SANTO PADRE LEONE XIV

Catechesi. 10. Sperare è partecipare – Alberto Marvelli

Cari fratelli e sorelle, buongiorno e benvenuti!

Siamo da poco entrati nel periodo liturgico dell’Avvento, che ci educa all’attenzione ai segni dei tempi. Noi infatti ricordiamo la prima venuta di Gesù, il Dio con noi, per imparare a riconoscerlo ogni volta che viene e per prepararci a quando tornerà. Allora saremo per sempre insieme. Insieme con Lui, con tutti i nostri fratelli sorelle, con ogni altra creatura, in questo mondo finalmente redento: la nuova creazione.

Questa attesa non è passiva. Infatti, il Natale di Gesù ci rivela un Dio coinvolgente: Maria, Giuseppe, i pastori, Simeone, Anna, e più avanti Giovanni Battista, i discepoli e tutti coloro che incontrano il Signore sono coinvolti, sono chiamati a partecipare. È un onore grande, e che vertigine! Dio ci coinvolge nella sua storia, nei suoi sogni. Sperare, allora, è partecipare. Il motto del Giubileo, “Pellegrini di speranza”, non è uno slogan che tra un mese passerà! È un programma di vita: “pellegrini di speranza” vuol dire gente che cammina e che attende, non però con le mani in mano, ma partecipando.

Il Concilio Vaticano II ci ha insegnato a leggere i segni dei tempi: ci dice che nessuno riesce a farlo da solo, ma insieme, nella Chiesa e con tanti fratelli e sorelle, si leggono i segni dei tempi. Sono segni di Dio, di Dio che viene col suo Regno, attraverso le circostanze storiche. Dio non è fuori dal mondo, fuori da questa vita: abbiamo imparato nella prima venuta di Gesù, Dio-con-noi, a cercarlo fra le realtà della vita. Cercarlo con intelligenza, cuore e maniche rimboccate! E il Concilio ha detto che questa missione è in modo particolare dei fedeli laici, uomini e donne, perché il Dio che si è incarnato ci viene incontro nelle situazioni di ogni giorno. Nei problemi e nelle bellezze del mondo, Gesù ci aspetta e ci coinvolge, ci chiede che operiamo con Lui. Ecco perché sperare è partecipare!

Oggi vorrei ricordare un nome: quello di Alberto Marvelli, giovane italiano vissuto nella prima metà del secolo scorso. Educato in famiglia secondo il Vangelo, formatosi nell’Azione Cattolica, si laurea in ingegneria e si affaccia alla vita sociale al tempo della seconda guerra mondiale, che lui condanna fermamente. A Rimini e dintorni si impegna con tutte le forze a soccorrere i feriti, i malati, gli sfollati. Tanti lo ammirano per questa sua dedizione disinteressata e, dopo la guerra, viene eletto assessore e incaricato della commissione per gli alloggi e per la ricostruzione. Così entra nella vita politica attiva, ma proprio mentre si reca in bicicletta a un comizio viene investito da un camion militare. Aveva 28 anni. Alberto ci mostra che sperare è partecipare, che servire il Regno di Dio dà gioia anche in mezzo a grandi rischi. Il mondo diventa migliore, se noi perdiamo un po’ di sicurezza e di tranquillità per scegliere il bene. Questo è partecipare.

Chiediamoci: sto partecipando a qualche iniziativa buona, che impegna i miei talenti? Ho l’orizzonte e il respiro del Regno di Dio, quando faccio qualche servizio? Oppure lo faccio brontolando, lamentandomi che tutto va male? Il sorriso sulle labbra è il segno della grazia in noi.

Sperare è partecipare: questo è un dono che Dio ci fa. Nessuno salva il mondo da solo. E neanche Dio vuole salvarlo da solo: Lui potrebbe, ma non vuole, perché insieme è meglio. Partecipare ci fa esprimere e rende più nostro ciò che alla fine contempleremo per sempre, quando Gesù definitivamente tornerà.