La Parola di Dio


Papa Francesco ... non fa che chiederci di pregare per Lui, perché sente il bisogno di sentirci uniti nell'amore fraterno ... sarà così anche tra noi del presente sito BENABE / ZOKWEZO e CONCORSO LETTERARIO!

Liturgia del giorno
  
SANTA MESSA E CANONIZZAZIONE DEI BEATI: - Ignazio Choukrallah Maloyan - Peter To Rot - Vincenza Maria Poloni - Maria del Monte Carmelo Rendiles Martínez - Maria Troncatti - José Gregorio Hernández Cisneros - Bartolo Longo
 Piazza San Pietro, 19 ottobre 2025
  
INCONTRO CON I PARTECIPANTI AL GIUBILEO DELLA VITA CONSACRATA
 Aula Paolo VI - Venerdì, 10 ottobre 2025
  
CANONIZZAZIONE DEI BEATI PIER GIORGIO FRASSATI e CARLO ACUTIS
 Piazza San Pietro, 7 settembre 2025
  
GIUBILEO DEI GIOVANI - Veglia di preghiera
 Tor Vergata - Sabato, 2 agosto 2025
  
VIA CRUCIS COLOSSEO
 Roma, 18 Aprile 2025
  
MESSAGGIO URBI ET ORBI DEL SANTO PADRE FRANCESCO
 Loggia centrale della Basilica di San Pietro Mercoledì, 25 dicembre 2024
  
UDIENZA GENERALE Piazza San Pietro, Mercoledì 22 ottobre 2025
  
DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO AI PELLEGRINI DELLE DIOCESI DI CESENA-SARSINA, TIVOLI, SAVONA-NOLI E IMOLA, IN OCCASIONE DEL BICENTENARIO DELLA MORTE DEL SERVO DI DIO PIO VII
 Aula Paolo VI, Sabato, 20 aprile 2024
  
SANTA MESSA DEL CRISMA
 Basilica di San Pietro - Giovedì Santo, 28 marzo 2024
  
SANTI SIMONE E GIUDA
 Ef 2,19-22 Sal 18 Lc 6,12-19: Ne scelse dodici ai quali diede anche il nome di apostoli
  
FESTA DELLA PRESENTAZIONE DEL SIGNORE - XXVIII GIORNATA MONDIALE DELLA VITA CONSACRATA
 Basilica di San Pietro - Venerdì, 2 febbraio 2024
  
DOMENICA DELLA PAROLA DI DIO
 Basilica di San Pietro - III Domenica del Tempo Ordinario, 21 gennaio 2024
  
SOLENNITÀ DEL NATALE DEL SIGNORE 2023
 MESSAGGIO URBI ET ORBI DEL SANTO PADRE FRANCESCO
  
SANTA MESSA CON I NUOVI CARDINALI E IL COLLEGIO CARDINALIZIO APERTURA DELL´ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA DEL SINODO DEI VESCOVI
 Piazza San Pietro, San Francesco d´Assisi - Mercoledì, 4 ottobre 2023
  
VIAGGIO APOSTOLICO DI SUA SANTITÀ FRANCESCO a MARSIGLIA
 per la conclusione dei "Rencontres Méditerranéennes" [22 - 23 SETTEMBRE 2023]
  
INCONTRO DI PREGHIERA PER LA PACE CON I LEADER CRISTIANI E DELLE RELIGIONI MONDIALI
 DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO Colosseo Martedì, 25 ottobre 2022
  
"LA SPERANZA SOTTO ASSEDIO"
 PAPA FRANCESCO A COLLOQUIO CON LORENA BIANCHETTI Speciale del Venerdì Santo, 15 Aprile 2O22
  
ATTO DI CONSACRAZIONE AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA
  
Ave, o Maria
  
VIAGGIO DEL SANTO PADRE a CIPRO
 "GSP Stadium" a Nicosia, 3 dicembre 2021
  
Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo
 Basilica di San Pietro - Domenica, 21 novembre 2021
  
CELEBRAZIONE DELL´EUCARISTIA PER L'APERTURA DEL SINODO SULLA SINODALITÀ
 Basilica di San Pietro, Domenica, 10 ottobre 2021
  
VIDEOMESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO PER IL LANCIO DELLA PIATTAFORMA LAUDATO SI'
  
SANTA MESSA, BENEDIZIONE E IMPOSIZIONE DELLE CENERI
 Basilica di San Pietro, Mercoledì, 17 febbraio 2021
  
LETTERA DEL SANTO PADRE AI SACERDOTI DELLA DIOCESI DI ROMA
 Roma, presso San Giovanni in Laterano, 31 maggio 2020, Solennità di Pentecoste.
  
SANTA MESSA NELLA SOLENNITÀ DI PENTECOSTE
 Basilica di San Pietro - Altare della Cattedra - Domenica, 31 maggio 2020
  
SANTA MESSA DELLA DIVINA MISERICORDIA
 Chiesa di Santo Spirito in Sassia - II Domenica di Pasqua (o della Divina Misericordia), 19 aprile 2020
  
VEGLIA PASQUALE NELLA NOTTE SANTA
 Basilica di San Pietro - Altare della Cattedra - Sabato Santo, 11 aprile 2020
  
SANTA MESSA IN COENA DOMINI
 Basilica di San Pietro - Altare della Cattedra - Giovedì Santo, 9 aprile 2020
  
CELEBRAZIONE DELLA DOMENICA DELLE PALME E DELLA PASSIONE DEL SIGNORE
 Basilica di San Pietro - Altare della Cattedra, 5 Aprile 2020
  
MOMENTO STRAORDINARIO DI PREGHIERA IN TEMPO DI EPIDEMIA
 Sagrato della Basilica di San Pietro, Venerdì, 27 marzo 2020
  
SOLENNITÀ DI MARIA SS.MA MADRE DI DIO - 52° GIORNATA MONDIALE DELLA PACE
 1° gennaio 2019
  
GIORNATA MONDIALE DEL MIGRANTE E DEL RIFUGIATO
 Basilica Vaticana, Domenica, 14 gennaio 2018
  
FESTA DEL BATTESIMO DEL SIGNORE E BATTESIMO DI ALCUNI BAMBINI
 Cappella Sistina, Domenica 7 gennaio 2018
  
DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO AI PARTECIPANTI ALL'INCONTRO "ECONOMIA DI COMUNIONE", PROMOSSO DAL MOVIMENTO DEI FOCOLARI
 Aula Paolo VI, Sabato, 4 febbraio 2017
  
ORDINAZIONI SACERDOTALI
 17 Aprile 2016
  
Dichiarazione comune di Papa Francesco e del Patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Russia
 Aeroporto Internazionale "José Martí" - La Habana, Cuba - Venerdì, 12 febbraio 2016
  
VISITA ALLA SINAGOGA DI ROMA
 Domenica, 17 gennaio 2016
  
INCONTRO CON LA COMUNITÀ MUSULMANA
 Moschea Centrale di Koudoukou, Bangui (Repubblica Centrafricana) Lunedì, 30 novembre 2015
  
ESAME di COSCIENZA
 I consigli di Papa Francesco
  
 
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Messaggio Cristiano
UDIENZA GENERALE Piazza San Pietro, Mercoledì 22 ottobre 2025

Ciclo di Catechesi – Giubileo 2025. Gesù Cristo nostra speranza. IV. La Risurrezione di Cristo e le sfide del mondo attuale. 2. La Risurrezione di Cristo, risposta alla tristezza dell’essere umano

Cari fratelli e sorelle, buongiorno! E benvenuti tutti!

La risurrezione di Gesù Cristo è un evento che non si finisce mai di contemplare e di meditare, e più lo si approfondisce, più si resta pieni di meraviglia, si viene attratti, come da una luce insostenibile e al tempo stesso affascinante. È stata un’esplosione di vita e di gioia che ha cambiato il senso dell’intera realtà, da negativo a positivo; eppure non è avvenuta in modo eclatante, men che meno violento, ma mite, nascosto, si direbbe umile.

Oggi rifletteremo su come la risurrezione di Cristo può guarire una delle malattie del nostro tempo: la tristezza. Invasiva e diffusa, la tristezza accompagna le giornate di tante persone. Si tratta di un sentimento di precarietà, a volte di disperazione profonda che invade lo spazio interiore e che sembra prevalere su ogni slancio di gioia.

La tristezza sottrae senso e vigore alla vita, che diventa come un viaggio senza direzione e senza significato. Questo vissuto così attuale ci rimanda al celebre racconto del Vangelo di Luca (24,13-29) sui due discepoli di Emmaus. Essi, delusi e scoraggiati, se ne vanno da Gerusalemme, lasciandosi alle spalle le speranze riposte in Gesù, che è stato crocifisso e sepolto. Nelle battute iniziali, questo episodio mostra come un paradigma della tristezza umana: la fine del traguardo su cui si sono investite tante energie, la distruzione di ciò che appariva l’essenziale della propria vita. La speranza è svanita, la desolazione ha preso possesso del cuore. Tutto è imploso in brevissimo tempo, tra il venerdì e il sabato, in una drammatica successione di eventi.

Il paradosso è davvero emblematico: questo triste viaggio di sconfitta e di ritorno all’ordinario si compie lo stesso giorno della vittoria della luce, della Pasqua che si è pienamente consumata. I due uomini danno le spalle al Golgota, al terribile scenario della croce ancora impresso nei loro occhi e nel loro cuore. Tutto sembra perduto. Occorre tornare alla vita di prima, col profilo basso, sperando di non essere riconosciuti.

A un certo punto, si affianca ai due discepoli un viandante, forse uno dei tanti pellegrini che sono stati a Gerusalemme per la Pasqua. È Gesù risorto, ma loro non lo riconoscono. La tristezza annebbia il loro sguardo, cancella la promessa che il Maestro aveva fatto più volte: che sarebbe stato ucciso e che il terzo giorno sarebbe risuscitato. Lo sconosciuto si accosta e si mostra interessato alle cose che loro stanno dicendo. Il testo dice che i due «si fermarono, col volto triste» (Lc 24,17). L’aggettivo greco utilizzato descrive una tristezza integrale: sul loro viso traspare la paralisi dell’anima.

Gesù li ascolta, lascia che sfoghino la loro delusione. Poi, con grande franchezza, li rimprovera di essere «stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti!» (v. 25), e attraverso le Scritture dimostra che il Cristo doveva soffrire, morire e risorgere. Nei cuori dei due discepoli si riaccende il calore della speranza, e allora, quando ormai scende la sera e arrivano alla meta, invitano il misterioso compagno a restare con loro.

Gesù accetta e siede a tavola con loro. Poi prende il pane, lo spezza e lo offre. In quel momento i due discepoli lo riconoscono… ma Lui subito sparisce dalla loro vista (vv. 30-31). Il gesto del pane spezzato riapre gli occhi del cuore, illumina di nuovo la vista annebbiata dalla disperazione. E allora tutto si chiarisce: il cammino condiviso, la parola tenera e forte, la luce della verità… Subito si riaccende la gioia, l’energia scorre di nuovo nelle membra stanche, la memoria torna a farsi grata. E i due tornano in fretta a Gerusalemme, per raccontare tutto agli altri.

“Il Signore è veramente Risorto” (cfr v. 34). In questo avverbio, veramente, si compie l’approdo certo della nostra storia di esseri umani. Non a caso è il saluto che i cristiani si scambiano nel giorno di Pasqua. Gesù non è risorto a parole, ma con i fatti, con il suo corpo che conserva i segni della passione, sigillo perenne del suo amore per noi. La vittoria della vita non è una parola vana, ma un fatto reale, concreto.

La gioia inattesa dei discepoli di Emmaus ci sia di dolce monito quando il cammino si fa duro. È il Risorto che cambia radicalmente la prospettiva, infondendo la speranza che riempie il vuoto della tristezza. Nei sentieri del cuore, il Risorto cammina con noi e per noi. Testimonia la sconfitta della morte, afferma la vittoria della vita, nonostante le tenebre del Calvario. La storia ha ancora molto da sperare in bene.

Riconoscere la Risurrezione significa cambiare sguardo sul mondo: tornare alla luce per riconoscere la Verità che ci ha salvato e ci salva. Sorelle e fratelli, restiamo vigili ogni giorno nello stupore della Pasqua di Gesù risorto. Lui solo rende possibile l’impossibile!

LEONE XIV