Giovedì 7 Dicembre 2023
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La Parola di Dio


Papa Francesco ... non fa che chiederci di pregare per Lui, perché sente il bisogno di sentirci uniti nell'amore fraterno ... sarà così anche tra noi del presente sito BENABE / ZOKWEZO e CONCORSO LETTERARIO!

LITURGIA DEL GIORNO >>>
  
SANTA MESSA CON I NUOVI CARDINALI E IL COLLEGIO CARDINALIZIO APERTURA DELL´ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA DEL SINODO DEI VESCOVI
 Piazza San Pietro, San Francesco d´Assisi - Mercoledì, 4 ottobre 2023
  
VIAGGIO APOSTOLICO DI SUA SANTITÀ FRANCESCO a MARSIGLIA
 per la conclusione dei "Rencontres Méditerranéennes" [22 - 23 SETTEMBRE 2023]
  
Sant'Ambrogio
 Is 26,1-6 Sal 117 Mt 7,21.24-27: Chi fa la volontà del Padre mio, entrerà nel regno dei cieli.
  
Udienza generale, 29 Novembre 2O23
  
INCONTRO DI PREGHIERA PER LA PACE CON I LEADER CRISTIANI E DELLE RELIGIONI MONDIALI
 DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO Colosseo Martedì, 25 ottobre 2022
  
"LA SPERANZA SOTTO ASSEDIO"
 PAPA FRANCESCO A COLLOQUIO CON LORENA BIANCHETTI Speciale del Venerdì Santo, 15 Aprile 2O22
  
SANTA MESSA DEL CRISMA
 Basilica Vaticana - Giovedì Santo, 14 aprile 2022
  
ATTO DI CONSACRAZIONE AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA
  
Ave, o Maria
  
DOMENICA DELLA PAROLA DI DIO
 Basilica di San Pietro - III Domenica del Tempo Ordinario, 23 gennaio 2022
  
SOLENNITÀ DEL NATALE DEL SIGNORE 2021
 MESSAGGIO URBI ET ORBI
  
VIAGGIO DEL SANTO PADRE a CIPRO
 "GSP Stadium" a Nicosia, 3 dicembre 2021
  
Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo
 Basilica di San Pietro - Domenica, 21 novembre 2021
  
CELEBRAZIONE DELL´EUCARISTIA PER L'APERTURA DEL SINODO SULLA SINODALITÀ
 Basilica di San Pietro, Domenica, 10 ottobre 2021
  
VIDEOMESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO PER IL LANCIO DELLA PIATTAFORMA LAUDATO SI'
  
13 marzo. Francesco è Papa da 1O anni
  
SANTA MESSA, BENEDIZIONE E IMPOSIZIONE DELLE CENERI
 Basilica di San Pietro, Mercoledì, 17 febbraio 2021
  
LETTERA DEL SANTO PADRE AI SACERDOTI DELLA DIOCESI DI ROMA
 Roma, presso San Giovanni in Laterano, 31 maggio 2020, Solennità di Pentecoste.
  
SANTA MESSA NELLA SOLENNITÀ DI PENTECOSTE
 Basilica di San Pietro - Altare della Cattedra - Domenica, 31 maggio 2020
  
SANTA MESSA DELLA DIVINA MISERICORDIA
 Chiesa di Santo Spirito in Sassia - II Domenica di Pasqua (o della Divina Misericordia), 19 aprile 2020
  
VEGLIA PASQUALE NELLA NOTTE SANTA
 Basilica di San Pietro - Altare della Cattedra - Sabato Santo, 11 aprile 2020
  
SANTA MESSA IN COENA DOMINI
 Basilica di San Pietro - Altare della Cattedra - Giovedì Santo, 9 aprile 2020
  
CELEBRAZIONE DELLA DOMENICA DELLE PALME E DELLA PASSIONE DEL SIGNORE
 Basilica di San Pietro - Altare della Cattedra, 5 Aprile 2020
  
MOMENTO STRAORDINARIO DI PREGHIERA IN TEMPO DI EPIDEMIA
 Sagrato della Basilica di San Pietro, Venerdì, 27 marzo 2020
  
FESTA DELLA PRESENTAZIONE DEL SIGNORE - XXII GIORNATA MONDIALE DELLA VITA CONSACRATA
 Basilica Vaticana - Sabato, 2 febbraio 2019
  
SOLENNITÀ DI MARIA SS.MA MADRE DI DIO - 52° GIORNATA MONDIALE DELLA PACE
 1° gennaio 2019
  
CANONIZZAZIONE DEI BEATI: PAOLO VI, OSCAR ROMERO, FRANCESCO SPINELLI, VINCENZO ROMANO, MARIA CATERINA KASPER, NAZARIA IGNAZIA DI SANTA TERESA DI GESÙ, NUNZIO SULPRIZIO
 Piazza San Pietro, 14 Ottobre 2018
  
"NOI PER. Unici, solidali creativi" INCONTRO DEI GIOVANI CON IL SANTO PADRE E I PADRI SINODALI
 Aula Paolo VI, Sabato, 6 ottobre 2018
  
CELEBRAZIONE DEI SECONDI VESPRI NELLA SOLENNITÀ DELLA CONVERSIONE DI SAN PAOLO APOSTOLO
 Basilica di San Paolo fuori le Mura, Giovedì, 25 gennaio 2018
  
GIORNATA MONDIALE DEL MIGRANTE E DEL RIFUGIATO
 Basilica Vaticana, Domenica, 14 gennaio 2018
  
FESTA DEL BATTESIMO DEL SIGNORE E BATTESIMO DI ALCUNI BAMBINI
 Cappella Sistina, Domenica 7 gennaio 2018
  
DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO AI PARTECIPANTI ALL'INCONTRO "ECONOMIA DI COMUNIONE", PROMOSSO DAL MOVIMENTO DEI FOCOLARI
 Aula Paolo VI, Sabato, 4 febbraio 2017
  
CONFERIMENTO DEL PREMIO CARLO MAGNO
 Sala Regia, Venerdì 6 maggio 2016
  
ORDINAZIONI SACERDOTALI
 17 Aprile 2016
  
VIA CRUCIS AL COLOSSEO
 VEGLIA PASQUALE NELLA NOTTE SANTA
  
CELEBRAZIONE DELLA PENITENZA
 Basilica Vaticana, Venerdì 4 Marzo 2016
  
Dichiarazione comune di Papa Francesco e del Patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Russia
 Aeroporto Internazionale "José Martí" - La Habana, Cuba - Venerdì, 12 febbraio 2016
  
VISITA ALLA SINAGOGA DI ROMA
 Domenica, 17 gennaio 2016
  
INCONTRO CON LA COMUNITÀ MUSULMANA
 Moschea Centrale di Koudoukou, Bangui (Repubblica Centrafricana) Lunedì, 30 novembre 2015
  
ESAME di COSCIENZA
 I consigli di Papa Francesco
  
 
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Messaggio Cristiano
Udienza generale, 29 Novembre 2O23

Catechesi. La passione per l’evangelizzazione: lo zelo apostolico del credente. 28. L’annuncio è per l’oggi

Cari fratelli e sorelle,

le scorse volte abbiamo visto che l’annuncio cristiano è gioia ed è per tutti; vediamo oggi un terzo aspetto: esso è per l’oggi.

Si sente quasi sempre parlare male dell’oggi. Certo, tra guerre, cambiamenti climatici, ingiustizie planetarie e migrazioni, crisi della famiglia e della speranza, non mancano motivi di preoccupazione. In generale, l’oggi sembra abitato da una cultura che mette l’individuo al di sopra di tutto e la tecnica al centro di tutto, con la sua capacità di risolvere molti problemi e i suoi giganteschi progressi in tanti campi. Ma al tempo stesso questa cultura del progresso tecnico-individuale porta ad affermare una libertà che non vuole darsi dei limiti e si mostra indifferente verso chi rimane indietro. E così consegna le grandi aspirazioni umane alle logiche spesso voraci dell’economia, con una visione della vita che scarta chi non produce e fatica a guardare al di là dell’immanente. Potremmo persino dire che ci troviamo nella prima civiltà della storia che globalmente prova a organizzare una società umana senza la presenza di Dio, concentrandosi in enormi città che restano orizzontali anche se hanno grattacieli vertiginosi.

Viene in mente il racconto della città di Babele e della sua torre (cfr Gen 11,1-9). In esso si narra un progetto sociale che prevede di sacrificare ogni individualità all’efficienza della collettività. L’umanità parla una lingua sola – potremmo dire che ha un “pensiero unico” –, è come avvolta in una specie di incantesimo generale che assorbe l’unicità di ciascuno in una bolla di uniformità. Allora Dio confonde le lingue, cioè ristabilisce le differenze, ricrea le condizioni perché possano svilupparsi delle unicità, rianima il molteplice dove l’ideologia vorrebbe imporre l’unico. Il Signore distoglie l’umanità anche dal suo delirio di onnipotenza: «facciamoci un nome», dicono esaltati gli abitanti di Babele (v. 4), che vogliono arrivare fino al cielo, mettersi al posto di Dio. Ma sono ambizioni pericolose, alienanti, distruttive, e il Signore, confondendo queste aspettative, protegge gli uomini, prevenendo un disastro annunciato. Sembra davvero attuale questo racconto: anche oggi la coesione, anziché sulla fraternità e sulla pace, si fonda spesso sull’ambizione, sui nazionalismi, sull’omologazione, su strutture tecnico-economiche che inculcano la persuasione che Dio sia insignificante e inutile: non tanto perché si ricerca un di più di sapere, ma soprattutto per un di più di potere. È una tentazione che pervade le grandi sfide della cultura odierna.

In Evangelii gaudium ho provato a descriverne alcune (cfr nn. 52-75), ma soprattutto ho invitato a «una evangelizzazione che illumini i nuovi modi di relazionarsi con Dio, con gli altri, con l’ambiente, e che susciti i valori fondamentali. È necessario arrivare là dove si formano i nuovi racconti e paradigmi, raggiungere con la Parola di Gesù i nuclei più profondi dell’anima delle città» (n. 74). In altre parole, si può annunciare Gesù solo abitando la cultura del proprio tempo; e sempre avendo nel cuore le parole dell’Apostolo Paolo sull’oggi: «Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!» (2 Cor 6,2). Non serve dunque contrapporre all’oggi visioni alternative provenienti dal passato. Nemmeno basta ribadire semplicemente delle convinzioni religiose acquisite che, per quanto vere, diventano astratte col passare del tempo. Una verità non diventa più credibile perché si alza la voce nel dirla, ma perché viene testimoniata con la vita.

Lo zelo apostolico non è mai semplice ripetizione di uno stile acquisito, ma testimonianza che il Vangelo è vivo oggi qui per noi. Coscienti di questo, guardiamo dunque alla nostra epoca e alla nostra cultura come a un dono. Esse sono nostre ed evangelizzarle non significa giudicarle da lontano, nemmeno stare su un balcone a gridare il nome di Gesù, ma scendere per strada, andare nei luoghi dove si vive, frequentare gli spazi dove si soffre, si lavora, si studia e si riflette, abitare i crocevia in cui gli esseri umani condividono ciò che ha senso per la loro vita. Significa essere, come Chiesa, «fermento di dialogo, di incontro, di unità. Del resto, le nostre stesse formulazioni di fede sono frutto di un dialogo e di un incontro tra culture, comunità e istanze differenti. Non dobbiamo aver paura del dialogo: anzi è proprio il confronto e la critica che ci aiuta a preservare la teologia dal trasformarsi in ideologia» (Discorso al V Convegno nazionale della Chiesa italiana, Firenze, 10 novembre 2015).

Occorre stare nei crocevia dell’oggi. Uscire da essi significherebbe impoverire il Vangelo e ridurre la Chiesa a una setta. Frequentarli, invece, aiuta noi cristiani a comprendere in modo rinnovato le ragioni della nostra speranza, per estrarre e condividere dal tesoro della fede «cose nuove e cose antiche» (Mt 13,52). Insomma, più che voler riconvertire il mondo d’oggi, ci serve convertire la pastorale perché incarni meglio il Vangelo nell’oggi (cfr Evangelii gaudium, 25). Facciamo nostro il desiderio di Gesù: aiutare i compagni di viaggio a non smarrire il desiderio di Dio, per aprire il cuore a Lui e trovare il solo che, oggi e sempre, dona pace e gioia all’uomo.

Papa Francesco